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Le grotte del versante Sud (Toscana)

La seconda cavità sommersa (chiamata anche “Grotta Cattedrale”) è una vera e propria grotta che penetra profondamente all'interno.

 

 

 

Nuotando lungo la parete Sud dello scoglio dell’Argentarola in direzione del promontorio dell'Argentario, si incontrano anche due belle grotte marine sommerse.

La prima è solamente una caverna poco profonda, con l’ingresso sempre ben visibile dall’interno, perciò la sua esplorazione è adatta anche ai subacquei meno esperti. L’ingresso di questa caverna si trova attorno ai 12 metri di profondità, è molto ampio ed ha uno sviluppo verticale.

Si penetra all’interno per una ventina di metri, risalendo poi gradatamente fino ad una bolla d’aria nella quale è possibile emergere e respirare tranquillamente per ammirare la piccola volta della caverna di colore rossiccio. All’interno della caverna, tra i massi accatastati vicino all’ingresso, è facile trovare dei gronghi e, a volte, anche qualche cernia che solitamente si nasconde tra i blocchi di roccia franati davanti all’ingresso; mentre sul fondo si possono scorgere caratteristici e coloratissimi esemplari di stenopus spinosus (il cosiddetto “gambero meccanico”, con le sue lunghe chele di colore rosso arancio) e qualche bell'esemplare di ciprea (luria lurida, quella conchiglia che sembra fatta di porcellana).  

 

La seconda cavità sommersa (chiamata anche “Grotta Cattedrale”) è una vera e propria grotta  che penetra profondamente all'interno dello scoglio e si trova verso l’estremità Est dell’isolotto. L’ingresso della grotta è piuttosto stretto ed è ad appena 4 m. di profondità, nascosto da alcuni massi. Una volta entrati all’interno, si scavalca un gradino sul quale si trova un bellissimo esemplare di cerianthus e si entra in una vasta sala ricca di stalattiti e stalagmiti, che  testimoniano come in un tempo lontanissimo la grotta fosse emersa. La sala principale della “Cattedrale” è tutta contornata da un colonnato di stalattiti e stalagmiti e vi sono anche alcune diramazioni in sale minori, visibili attraverso varie finestre formate dagli speleotemi che caratterizzano tutta la sala principale e la rendono molto suggestiva.  

 

Al centro della sala, poco sotto l’ingresso, è tesa una sagola guida che divide a metà la camera e, dopo una trentina di metri, raggiunge una grande stalagmite che si erge per alcuni metri dal fondo sino alla quota di -10 metri.

Il fondo della grotta arriva attorno ai 16 metri di profondità ed è coperto da uno spesso strato di finissimo limo, perciò abbassandosi verso il fondo è consigliata una pinneggiata molto attenta. Sul fondo della sala principale, verso la destra rivolgendo le spalle all’ingresso, si trova un pozzo piuttosto profondo che scende fino a circa 30 metri, nel quale non è consigliabile calarsi se non sì è degli esperti speleosub, dotati di un’attrezzatura adeguata, dato che il fondo è completamente infangato e anche le pareti sono ricoperte da uno strato di finissimo limo.

 

Maggiori Informazioni: Scheda Immersione  

 

Buon divertimento.