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Relitto Giuseppe Dezza (Croazia)

L'Insidioso, il Pilade Bronzetti, il Giuseppe Dezza, il TA35... tanti sono i nomi con cui è conosciuto.

 

 

 

 

La storia del Pilade Bronzetti inizia già dalla prima guerra mondiale quando venne assegnato alla Squadriglia Cacciatorpediniere. Operò principalmente nel basso Adriatico e nelle acque greche facendo da scorta al traffico marittimo.
Dopo la guerra fu inviato in varie parti del Mediterraneo con missioni di ispezione e scorta.
L’8 Dicembre 1920 il Pilade Bronzetti entrò nel porto di Fiume e l’equipaggio, ammutinandosi, si schierò dalla parte dei legionari di Gabrielle D’Annunzio: il nome del Pilade Bronzetti diventò Giuseppe Dezza.
Venne impiegato in funzioni più umili e quando scoppio della seconda guerra mondiale si trovava a Messina impegnato nel ruolo di rimorchio bersagli. All'inizio della guerra partecipò a molte interessanti missioni, cacciatore di sommergibili, scorte, salvataggi fino a che i tedeschi lo catturarono l’11 settembre 1943, nonostante il tentativo di autosabotaggio dell'equipaggio. Sottoposto a lunghi lavori di riparazione, entrò in servizio il 9 giugno 1944 nella Kriesgsmarine con il nominativo di TA 35 e venne assegnato alle scorte lungo la costa dalmata. Il suo servizio fu però assai breve, perché il 17 agosto 1944, mentre percorreva il canale di Fasana presso Pola, affondò con 71 vittime tra l’equipaggio. Il nome del relitto cambierà per l'ultima volta, i subacquei lo battezzeranno l'Insidioso.

Il siluro che affondò la torpediniera la spezzo in due parti, che ora giacciono sul fondo del mare a 100 metri l'una dall'altra. Questo implica che per vederle entrambe bisogna fare due immersioni. La parte più interessante comunque è continua

Maggiori Informazioni: Scheda Immersione

Fonte : Tremari

Buon divertimento.