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Perdite di pretolio in Mar Rosso

Il governo egiziano ha assicurato che sta facendo ogni sforzo per scoprire la fonte dell'inquinamento petrolifero che ha interessato le coste del Mar Rosso.

 

Secondo Magdi Radi, il portavoce del governo egiziano, la fuoriuscita di petrolio potrebbe provenire da una delle piattaforme offshore nel Mar Rosso a nord di Hurghada o anche da una petroliera. Il ministro del petrolio egiziano, Sameh Fahmi, ha sottolineato che «Sono stati prelevati dei campioni nelle zone petrolifere vicino a delle piattaforme per identificare la provenienza». Secondo i media egiziani la fuga di petrolio si sarebbe prodotta sabato interessando da subito 20 km delle coste di Hurghada. Intanto l'Egitto ha mobilitato 2.000 operai (con mezzi decisamente poco adatti, come sembrerebbe dalle foto che arrivano dalla costa di Hurgada) per cercare di arginare la piccola marea nera e ripulire le coste. Magdi Gubisy, il responsabile del governatorato del Mar Rosso, assicura che l'inquinamento è contenuto. Il rischio di sporcare l'immagine dell'area e la gallina dalle uova d'oro del turismo è altissima e il governo si è subito precipitato ad assicurare che «Esperti di istituti di ricerca si sono uniti ai lavori di pulizia» che però potrebbero essere disturbati dai forti venti e dal mare mosso, come ha messo in guardia il ministro dell'ambiente egiziano, che ha ordinato di velocizzare i lavori di contenimento e pulizia e di valutare al più presto i danni ambientali.

Fonte Testo: Perfettaletizia

Divemania.it