Immersione
Relitto Ischia
- Latitudine:
- 44.310556
- Longitudine:
- 9.132778
- Tipo di immersione:
- Relittoin CorrenteProfonda
- Esperienza:
- Avanzato
- Profondità massima:
- 92 mt.
- Profondità media:
- 78 mt.
- Visibilità:
- Buona
- Corrente:
- Leggera
- Accesso:
- Barca
Descrizione
L'ischia era un piroscafo a vapore che faceva parte della famosa flotta Achille Lauro, varato nel 1907.\r\nIl 28 Febbraio 1943, stava navigando in direzione di Genova quando, al largo di Punta Chiappa (presso Camogli) fu avvistata e attaccata dal sommergibile Britannico HMS Torbay.\r\nIl fatto accadde all'ora di pranzo a soli 500 metri dalla costa, e quasi tutti i superstiti giunsero a terra da soli, a nuoto, stremati dal freddo e impauriti.\r\nMolti furono i testimoni che giunsero in soccorso ai naufraghi, dopo che un primo siluro, fallito il bersaglio, si schiantಠsulla costa rocciosa e che nel tentativo di capire cosa era successo, scorse la nave avvolta dal fumo poco al largo, di fronte alle loro abitazioni.\r\nDopo la guerra, la Sorima, nota ditta di lavori subacquei, inviಠil mitico Artiglio a lavorare sul relitto per recuperare qualcosa di economicamente interessante del carico. Venne usata la torretta per mettere le cariche che dovevano squarciare lo scafo del relitto per permettere l'accesso all'interno, per i palombari era troppo fondo.\r\nL'Ischia misurava 126,19 metri di lunghezza per 15,85 metri di larghezza a alzava 8,61metri, con una stazza lorda di 5101 tonnellate, alimentata da tre caldaie e aveva una sola elica.\r\nGiace sul fianco sinistroad una profondità di massima di 86 metri, con la prua orientata verso Genova, mentre la poppa è tronata. Tutta la lunghezza della fiancata di dritta dello scafo porta i segni dei lavori di recupero: un lungo squarcio attraversa la nave, ma fortunatamente sono stati risparmiati i ponti e le altre strutture in coperta.\r\nLa battagliola di dritta si trova ad una profondità di 78 metri e, lasciando alle spalle i rottami della poppa, mantenendo il relitto alla nostra destra, si distingue la stiva che anticipa il castello centrale diviso in due strutture. Caratteristiche sono le prese d'aria e un grande boccaporto che, porta alle macchine, poi il cassero con il ponte di comando dove si possono notare i sostegni delle scialuppe di salvataggio.\r\nSuperate le due grandi aperture della stiva di prua, in mezzo alle quali si notano gli argani e il bigo spezzato adagiato sul fondo, si giunge al castello di prua. Probabilmente siamo nella parte pi๠eccitante del relitto, nonostante la piccola delusione provocata dall'assenza delle pregiate ancore.