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Grotta dell' Elefante Bianco

Latitudine:
45.870556
Longitudine:
11.666944
Tipo di immersione:
EntroterraGrottaNotturnaRocceProfonda
Esperienza:
Avanzato
Profondità massima:
139 mt.
Profondità media:
50 mt.
Visibilità:
Buona
Accesso:
Terra

Descrizione

La grotta si apre nella dolomia principale e inizia con il laghetto esterno, largo 20 metri e lungo 35, immerso nel verde e nella suggestiva bellezza delle pareti di roccia che lo circondano. La riva ovest, da cui giunge il sentiero, scende in profondità  lungo un conoide di frana composto da ghiaie e massi.\r\nLa riva sud-ovest è quella dove l'acqua tracima creando un breve torrente che dopo circa 100 metri si getta nel Brenta. Il fondo del torrente è sempre costituito da massi provenienti dalla frana.\r\nLe pareti a sud del laghetto invece si immergono perpendicolarmente fino alla profondità  di -20 metri. Sul fondo del laghetto si trovano ciottoli provenienti dall'esterno.\r\nIl fondo del laghetto è abbastanza ampio, circa 5x5 metri e qui si apre la galleria, in direzione\r\nSul fondo del laghetto inizia la galleria che si apre in direzione Nord-Ovest e che inizia subito con dimensioni considerevoli: 2 metri di altezza e 9 di larghezza. Il soffitto è decisamente stabile anche se il fondo è costituito da enormi massi di crollo.\r\nIn occasione di grosse piene si è notato che macigni del peso di diverse tonnellate sono stati spostati dalla violenza dell'acqua.\r\nLa galleria prosegue inclinata di circa 45 gradi verso il basso e continua a mantenere una forma lenticolare che testimonia lo sviluppo lungo un giunto di strato. La presenza dei grossi massi continua fino alla profondita' di -40 metri\r\nL'altezza si mantiene sui 2-3 metri e la larghezza varia dai 15 ai 20 metri.\r\nSuperati i -40 metri l'aspetto della galleria cambia. Il pavimento continua a scendere, mentre il soffitto si alza. La galleria diventa pi๠stretta e pi๠alta. Dal pavimento non si riesce a illuminare il soffitto. I grandi massi rotondeggianti, sono ora sostituiti da lastre spigolose di calcare provenienti dal soffitto.\r\nProseguendo fino a -50 metri il soffitto è già  cosi alto da non essere pi๠visibile e davanti a noi si apre nella totale oscurità  il grande salone interno.\r\nA -52 metri siamo sull'orlo di un autentico baratro sotterraneo. I nostri illuminatori, per quanto potenti fendono il buio solo per pochi metri e quindi riescono a mostrarci soltanto il bordo del burrone che sta sotto di noi. Per il resto siamo circondati dal buio pi๠totale. Il pozzo, di forma quasi circolare è largo una ventina di metri e scende verticalmente fino a -63 metri. Sul fondo si ritrovano nuovamente grossi massi di crollo.\r\nLa formazione di questo grande pozzo si riconduce a un particolare fenomeno chiamato \"miscela di acque carsiche\". Semplificando succede che quando due acque carsiche si miscelano riacquistano potere corrosivo. La conseguenza è che nel punto di incontro si verifica un consistente asporto di materiale.\r\nIn corrispondenza del grande pozzo, l'acqua dell'Elefante Bianco probabilmente si miscela con quella proveniente dall'interno della Grotta del Subiolo situata a circa 30 metri sopra il livello del laghetto e ben visibile dall'esterno.\r\nSuperato un tratto a carattere labirintico a causa della presenza dei grandi massi, la grotta prosegue in galleria inabissandosi rapidamente oltre i -80 metri per proseguire in direzione sud-ovest. L'andamento rimane sub-orizzontale lungo una serie di fratture fino alla profondità  di -139 metri, limite massimo esplorato, per poi proseguire in piano. \r\nInfo Testo: http://www.gggmodon.it/subiolo.html

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