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La compensazione

Imparare a compensare è di importanza fondamentale: non è infatti possibile intraprendere alcuna attività subacquea, neanche molto modesta, senza praticare questa manovra.

 


 

Imparare a compensare è di importanza fondamentale: non è infatti possibile intraprendere alcuna attività subacquea, neanche molto modesta, senza praticare questa manovra. Infatti se all'interno dell'orecchio medio non si stabilisce una forza pari a quell'esterna la membrana timpanica sarebbe spinta violentemente verso l'interno, con conseguente gravissima rottura.

È opportuno inoltre evidenziare che la compensazione deve essere effettuata nel momento stesso in cui inizia la discesa ed essere ripetuta a giusti intervalli fino al raggiungimento della massima quota, per evitare al timpano anche il più piccolo stress, senza attendere il sopraggiungere di sensazioni dolorose. Esistono tecniche più o meno complesse per ottenere l'effetto di compensazione; per la subacquea vengono utilizzate le manovre di: 

La Manovra di Marcante-Odaglia, dal nome di Duilio Marcante e Giorgio Odaglia, è una manovra dicompensazione forzata dell'orecchio medio utilizzata principalmente in subacquea. È conosciuta a livello internazionale col nome di Manovra Frenzel, dal nome di Hermann Walter Gotthold Frenzel, medico e ufficiale della Luftwaffe che sviluppò la manovra durante la seconda guerra mondiale operando con i bombardieri Junkers Ju 87 Stuka. Questa manovra venne messa a punto dal padre della subacquea italiana, Duilio Marcante, assieme al pioniere della medicina subacquea italiana dott.Giorgio Odaglia.

Sfrutta sia il movimento che la pressione: la lingua chiude il collegamento con i polmoni, iniziando un movimento simile alla deglutizione e in seguito fungendo da pompa, verso l'alto, per esercitare la spinta pressoria verso l'orecchio medio. Anche questa manovra, come il Valsalva, si effettua con le narici chiuse. Questa manovra, una volta imparata con un po' di pratica, è la più sicura ed efficace.

Il manuale d'immersione di una delle federazioni di subacquea cita testualmente:

« non chiede l'intervento di una sovrapressione polmonare né ha sui polmoni riflesso alcuno, per cui evita qualsiasi alterazione cardiocircolatoria escludendo le conseguenze addebitate al Valsalva, fatto che lo rende particolarmente consigliabile per l'apneista; sia pure attraverso un'esecuzione più elaborata, e così richiedendo particolari capacità, può ottenere una pressione anche superiore al Valsalva, senza che il soggetto debba essere eccezionalmente muscoloso; è di rapida esecuzione e può essere ripetuto continuamente con minimo sforzo e con estrema facilità. » 

La Manovra di Valsalva, dal nome del medico Antonio Maria Valsalva, è una manovra di compensazione forzata dell'orecchio medio utilizzata principalmente in subacquea. Antonio Maria Valsalva usava questa tecnica per espellere le sostanze purulente dall'orecchio medio in caso di otite grave.

È una manovra di sola pressione che si esercita contraendo i muscoli [addominali] e, dopo aver chiuso il naso con le dita, cercando di forzare le tube per immettere aria all'interno dell'orecchio medio. Viene talvolta utilizzata, con piccole modifiche, come test delle funzioni cardiache.

I sub eseguono questa manovra durante la discesa per compensare l'aumento di pressione sull'orecchio. 

Controindicazioni :

  • È una tecnica molto faticosa
  • È poco raccomandabile perché sviluppa una notevole pressione intrapolmonare che potrebbe essere causa di sincope per gli apneisti.
  • In caso di Sindrome da Forame ovale pervio, nel caso di una seconda immersione ad aria, può causare il passaggio di bolle d'azoto dal circolo venoso al circolo arterioso saltando il filtro polmonare e causando un'EGA 

La Manovra di Toynbee, è una manovra dicompensazione forzata dell'orecchio medio utilizzata principalmente in subacquea.

Questa manovra utilizza la deglutizione, effettuata a bocca e naso chiusi, per ottenere la compensazione richiesta. È la manovra più delicata in assoluto da effettuarsi per la compensazione, in quanto l'aria non viene forzata bensì si utilizza solo il movimento dei muscoli per la deglutizione per aprire le tube facendo fluire il gas dalla rinofaringe all'orecchio.   

Fonte Testo: Wikipedia