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Area Marina Protetta di Capo Carbonara (Sardegna)

L'Area Marina Protetta di Capo Carbonara (o AMP) è stata istituita nel 1998 su una zona vasta circa 9.000 ettari delimitata dal perimetro marino

L'Area Marina Protetta di Capo Carbonara (o AMP) è stata istituita nel 1998 su una zona vasta circa 9.000 ettari delimitata dal perimetro marino e costiero che ha per vertici Capo Boi, l'Isola dei Cavoli, Serpentara e Punta Porceddus. Gli obiettivi dell'istituzione non si concentrano sulla sola salvaguardia del patrimonio naturale ma promuovono la valorizzazione delle risorse, lo sviluppo sostenibile e la formazione di una più elevata coscienza ambientale e culturale nella popolazione locale e turistica. 
L’AMP si occupa del monitoraggio costante dell’area marina e costiera con servizi di sorveglianza e tutela, svolgendo lavori di ricerca scientifica con il supporto dell'Università di Cagliari, promuovendo la formazione di professionalità specifiche e numerose iniziative a livello locale, nazionale e internazionale, allo scopo di valorizzare le risorse naturali e umane dell'intera Area. 
All’interno dell'Area vengono erogati tutti i servizi turistici. 
L'AMP è suddivisa in tre zone sottoposte a differente livello di tutela integrale, generale e parziale. Il regolamento dell’Area è disponibile presso la sede dell’AMP e negli uffici del Comune di Villasimius. 
L’Ambiente naturale: I fondali rocciosi sono predominanti. Gli scenari sommersi sono caratterizzati da rocce granitiche in foggia di pinnacoli e bastioni, avvallamenti, spaccature e tafoni, sovente colorati dal giallo delle margherite di mare e dal rosso delle gorgonie. 
Nei pressi dei faraglioni dell'Isola dei Cavoli si incontrano branchi di barracuda mediterranei in cerca di cibo. Nella secca di Cala Caterina il paesaggio sommerso presenta grosse frane granitiche. 
La Fauna: Il sensibile innalzamento della temperatura delle acque ha richiamato negli ultimi anni alcune specie tropicali che hanno trovato habitat favorevole in una secca antistante la spiaggia di Simius. Da segnalare la presenza del Pinna Nobilis, il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo. 
Tra i mammiferi, oltre all'abituale presenza dei delfini tursiopi, sono stati sporadicamente avvistati esemplari isolati di foca monaca. La loro presenza conferma il basso o nullo indice d'inquinamento marino e le favorevoli condizioni di un habitat idoneo alla riproduzione delle diverse specie. L'area umida dello stagno di Notteri è rifugio di falchi pellegrini, marangoni dal ciuffo, magnanine sarde, averle piccole, calandri e calandrelle, sterne e fenicotteri rosa. 
La Flora L'AMP ha censito 136 specie vegetali spontanee. Degno d'interesse è il dracunculus, pianta necrofora che si riproduce nell'Isola dei Cavoli, tipici dell'area costiera sono la macchia mediterranea, il ginepro coccolone, il pistacchio e il mirto. Per la flora sottomarina l'isola di Serpentara, la secca dei Berni e la secca di Cala Caterina costituiscono l'ambiente ideale di rigogliose praterie di poseidonia.

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Fonte testo e immagini: A.M.P. Capo Carbonara

Buon divertimento.