Immersione
Relitto Bolzaneto
- Latitudine:
- 44.171111
- Longitudine:
- 9.565278
- Tipo di immersione:
- Relittoin CorrenteFanghigliaProfonda
- Esperienza:
- Intermedio/Avanzato
- Profondità massima:
- 54 mt.
- Profondità media:
- 45 mt.
- Visibilità:
- Media
- Corrente:
- Media
- Accesso:
- Barca
- Vita marina:
- Per gli amanti della macro invece è da segnalare la densità di nudibranchi di ogni specie che la rivestono. Le grosse aragoste usano gli anfratti dello scafo disastrato, come loro dimore, mentre i gronchi giocano a nascondersi nei locali interni, dove la luce penetra più fioca. La parte esterna di poppa è avvolta da ventagli di gorgonie rosse, che gonfie pavoneggiano al contrastare della corrente.
Descrizione
Piroscafo da carico armato di nazionalità italiana varato nel 1918 appartenente alla Società Ilva di Genova. Il 12 ottobre 1942 , mentre si trovava attraccato al Ponte Rubattino (radice di levante), venne colpito da due bombe lanciate da aerei inglesi che effetuavano un'incursione su Genova. Ripristinato durಠpoco pi๠di un anno, il 29 giugno 1943, durante la seconda guerra mondiale, venne colpito allargo di Bonassola da una coppia di siluri lanciati dal sommergibile britannico \"Sportsman\" e il mercantile armato, carico di pani di ghisa, affondಠin pochi minuti. Nell'affondamento del Bolzaneto persero la vita 11 uomini dell'equipaggio, i superstiti furono nove, compreso il comandante Giuseppe Mazzei.\r\nQualche anno dopo, i palombari della Nave Artiglio recuperarono l'intero carico, distrugendo parte del rimanente della nave. \r\nIl relitto giace spezzato in due tronconi ad una profondità di circa 55 metri. La parte di poppa è insabbiata a livello delle stive e sollevata di diversi metri all'estremità , assumendo una posizione obliqua rispetto al fondale che permette di ammirare la grande elica e l'intera pala del timone. Sulla coperta troneggia il cannone a canna singola e si distingue il classico sistema con le catene per il comando del timone. Questa parte permette una facile penetrazione grazie al cedimento delle parti in legno del ponte, percorrendo l'ampio locale sotto il cannone si scorgono i proiettili e numerosi utensili. La parte centrale è parzialmente ricoperta da una fitta rete che lascia intravedere la sagoma del fumaiolo tronco, lateralmente si aprono due stive minori attraverso le quali è possibile accedere alla sala macchine penetrando ambienti angusti, poco pi๠in là si scorgono le cucine e gli altri locali adiacenti.\r\nA 55 metri si comprende lo strano orientamento : la neve è spezzata in due tronconi e proravia del cassero e la poppa, adagiata sul fianco di sinistra, risulta un saldo sostegno alla prua. L'incontro dei due tronconi è la parte pi๠devastata dallo scafo, ma crea un suggestivo passaggio dove è facile distinguere la struttura che ospita il grande cannone a canna singola e la rastrelliera con i proiettili, oltre all'elica di rispetto ancora fissata sulla coperta di prua. Nel troncone di poppa molti portelli aperti permettono l'esplorazione dei tre ponti, inclusa la plancia di comando, tuttavia sconsigliata per l'angustia dei locali e il disorientamento provocato dalla posizione dello scafo. Procendendo verso la parte posteriore incontriamo il fumaiolo, un'altra struttura con la torretta che doveva ospitare una mitragliatrice, lo scivolo per le bombe da profondità disseminate sul fondale dove l'estrema poppa sprofonda nel limo a circa 65 metri.
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