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Scoperta piramide sul fondo del lago Fuxian

Geng Wei, un subacqueo specializzato, scoprì già alcuni anni fa, materiali lapidei, tra cui lastre di pietra coperte da uno strato di muschio

Il lago Fuxian, situato nella provincia cinese dello Yunnan, a circa 60 chilometri dalla città di Kunming, è il lago più profondo della regione (circa 157 metri).
Secondo un’antica leggenda, due fate scesero verso il mondo e passando di qui, rimasero affascinate dal bellissimo paesaggio. Si trasformarono così in statue in pietra per non abbandonarlo. Il lago prende il nome proprio da questa leggenda: Fuxian significa letteralmente “Lago dal profilo di fata”.
Secondo un altro racconto, il 24 ottobre 1991, un uomo di nome Zhang Yuxiang, mentre pescava sul lago vide, assieme ad altri testimoni, un disco luminoso uscire dal lago e svanire guizzando verso il cielo, sballottando la loro barca con onde improvvise.
Potrebbe esserci un fondo di verità nella storia delle fate e del disco luminoso? Recenti indagini confermano che, sommerso nel lago, giace ben più che un fondo di verità e potrebbe esistere un’interpretazione comune.
Geng Wei, un subacqueo specializzato, scoprì già alcuni anni fa, materiali lapidei, tra cui lastre di pietra coperte da uno strato di muschio. Geng scrisse una relazione di notifica ufficiale agli esperti della provincia per segnalare le sue scoperte.
Le autorità decisero di coinvolgere un team cinese di archeologia sottomarina.
Gli esperti hanno stimato che il campo di applicazione della zona è di circa 2,7 chilometri quadrati. Le tracce di costruzione si estendono su un’area molto vasta: blocchi simili a quelli rinvenuti nella piana di Giza sono sparsi sul fondo. L’uso di rivelatori avanzati, sonar e sofisticate apparecchiature (necessarie per via della profondità a cui si troverebbero la maggior parte delle rovine) ha evidenziato come le pietre formino delle mura.

 

I risultati sono stati presentati da Leonid Gav e Yevgeny Spiridonov, organizzatori del progetto. La scoperta principale riguarda una piramide alta oltre 40 metri con caratteristiche archittetoniche Maya. Si tratta di una delle più antiche piramidi inesplorate.

“La parte superiore di una delle tre piramidi esaminate si trova ad una profondità di circa 54 metri, e la più bassa a 97 m. Le immagini mostrano blocchi di pietra con figure visibili, simili ad orecchie umane. L’età molto approssimativa delle costruzioni può essere al periodo 5000–13000 a.C. E’ stato per ora studiato solo l’uno per cento della superficie del lago.”
Il team sta insistendo ora affinché l’UNESCO si concentri sul sito archeologico che non è assimilabile a nessuna tipologia architettonica cinese e dimostrerebbe una presenza comune sulla Terra in epoche storiche, non ancora ammesse dalla scienza ufficiale. Ricordiamo che non è l’unico caso: altre rovine sommerse con le stesse caratteristiche sono state ritrovate in Giappone (Yonaguni) e nell’Oceano Atlantico. Essendo situate a profondità simili sono la prova che un grande fenomeno è avvenuto sulla Terra, tale da inabissare città possenti in epoche in cui l’uomo non aveva ancora iniziato a scrivere la sua storia. Epoche in cui forse Atlantide era solo la capitale di un regno esteso su tutta la Terra. Rimane una sola domanda: qual è l’origine di questa civiltà?

Fonte: Notiziefresche