Due chiacchere con la primatista Claudia Serpieri
Abbiamo deciso di contattare Claudia Serpieri, capo centro a Sharm el Sheikh, per porle delle domande che ci facciano capire meglio il clima attuale della rinnomata località.
Abbiamo deciso di contattare Claudia Serpieri, capo centro a Sharm el Sheikh, per porle delle domande che ci facciano capire meglio il clima attuale della rinnomata località.
Ciao Claudia, dopo i tragici eventi politici e non che Sharm el Sheikh ha vissuto cosa ci puoi spiegare il clima che la comunità subacquea vive oggi?
La situazione post-rivoluzione per la comunità in generale è un po’ complicata, non solo per la comunità subacquea, sicuramente questo stato di attesa di un governo fa vivere tutti senza un futuro chiaro, ma sicuramente non pericoloso come tanti erroneamente pensano, e quindi sono frenati a venire in Egitto.
Ancora pochi turisti, ma lo immaginavamo, e quest’anno penso sarà così.
Il mare dopo questo rallentamento di visite da parte dei turisti sta cambiando ?
Sicuramente il mare respira, è incredibile fare immersioni, senza la folla, e ce ne rendiamo conto dalla quantità di pesce che già c’è, anche se questo è il periodo, ma meno rumore di barche rende sicuramente le immersioni più belle anche per noi che viviamo di questo e amiamo quello che facciamo.
Tu sei conosciuta a livello mondiale per le tue fantastiche imprese tecniche, qui in Italia sembra che il settore tecnico finalmente sia accettato un po' in tutti i diving. Quali vantaggi si possono avere scegliendo di fare un corso tecnico a Sharm el Sheikh?
Anche a Sharm si sta espandendo la subacquea tecnica, anche se con più difficoltà.
Del resto è un’attività che richiede un certa esperienza, e finché si parla di step iniziali è fattibile, ma quando si parla di trimix ipossico, con il target che abbiamo, visto che la gente viene in vacanza per dei periodi brevi e l'attività richiede svariato tempo, la vedo dura! Anche se le condizioni ambientali qui sono il top!
Non è un'attività che si può macinare in poco tempo, richiede tanta pratica, tra un corso e l’altro.
Hai un consiglio per chi sta iniziando il suo primo corso tek ?
A chi inizia dico che per crescere subacqueamente alcuni step andrebbero fatti da tutti, dipende dall’interesse e dalla passione, e non è comunque un’attività che deve essere praticata per mettere in mostra se stessi, ma deve essere finalizzata a scopi ben più importanti: esplorazioni, ricerca, tecnologia, conoscenza, uniti alla passione.
Altrimenti diventa solo pericolosa!
Usare la testa, sempre!
Claudia Serpieri
18/03/2000 Lago D’iseo - 165 mt
23/10/2000 Nisida Ischia – 211 mt
08/09/2001 Lago Maggiore -180 mt
08/12/2002 Lago di Bracciano – 105 con Rebreather Infinito