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La Mina (Puglia)

In una zona sempre battuta da fortissime correnti ci si immerge su di un fondale di circa -39 metri nel caso eccezionale che l'acqua sia limpida

 

L'Italia, durante il secondo conflitto, disseminò i suoi mari di oltre 25.000 mine di propria produzione oltre a 12.000 di produzione Tedesca, queste ultime molto più sofisticate nel sistema di detonazione della carica esplosiva. Il sistema adottato fino allora dagli Italiani, vedeva montati sull'involucro esterno della mina, la mina è costituita da una sfera metallica a tenuta stagna in cui vi era un contenitore (piccolo bidone metallico) che racchiudeva l'esplosivo, questo è sospeso al centro della sfera esterna tenuto da bracci radiali, anch'essi sempre in ferro, degli "urtanti", (lunghi cilindri in piombo nel cui interno vi era una fiala di acido), erano posizionati nella parte alta della mina, il punto più probabile dove sarebbe stata urtata. Urtando la mina questi si piegavano con estrema facilità, la fiala si rompeva e l'acido colava attraverso un piccolo tubicino nella seconda cassa interna, quella dell'esplosivo. L'acido raggiungeva cosi una miscela di clorato di potassa e zucchero producendo una fiamma caldissima e la conseguente detonazione dell'esplosivo.

In una zona sempre battuta da fortissime correnti ci si immerge su di un fondale di circa -39 metri nel caso eccezionale che l'acqua sia limpida si vedrà una mina antinave poggiata su di un fondale di fango. A -51 metri un netto gradino divide...continua

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